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Massaggio dell'Anima.


Massaggio dell’Anima.

Il Massaggio dell’Anima è una tecnica che utilizza il tocco del corpo e della pelle per entrare sempre più in profondità, oltre la nostra mente, per permetterci di esplorare il nostro inconscio.

L’inconscio influisce sul benessere del nostro corpo, i malesseri, sia psichici che fisici, derivano da uno scompenso che si crea tra il nostro corpo (soma) e la nostra psiche.

Molti problemi che affrontiamo quotidianamente sono dovuti a delle equazioni errate che la nostra mente fa, date da vecchie esperienze che abbiamo rimosso e che la nostra mente ha confinato in un angolo oscuro del nostro inconscio.

Entrare in questa zona dell’ombra per cercare di riportare queste esperienze rimosse alla nostra consapevolezza è sempre molto doloroso e difficile, la nostra mente è sempre in allerta e non vuole che queste parti di noi stessi che abbiamo rimosso, vengano a galla e ritornino a dar fastidio. Per crescere ed evolvere, per continuare ad avanzare nel cammino che la nostra anima deve percorrere è necessario togliere queste esperienze dall’ombra, portarle alla consapevolezza del nostro io superiore e risolverle interiorizzandole, in modo che non possano più costringerci a fare sempre gli stessi errori e le stesse equazioni errate.

Da tempo immemorabile tutte le tradizioni hanno codificato esperienze per permettere al nostro corpo ed alla nostra psiche di comunicare in armonia, il Massaggio dell’Anima usa delle tecniche per portare alla consapevolezza del nostro Io i blocchi energetici e fisici che non permettono all’energia vitale di scorrere in piena libertà.

Attraverso il massaggio ripetuto del corpo si stimolano anche delle aree cutanee specifiche che sbloccano delle memorie di vecchi traumi che si sono cristallizzati a livello cutaneo e si permette al nostro inconscio di esprimersi più liberamente dal momento che la nostra mente entra in uno stato di riposo e rilassamento totale.

Il massaggio dell’Anima è una “cura” ed un riequilibrio energetico, andando a coinvolgere ed a smuovere a vari livelli tutti gli elementi che compongono il nostro essere; Corpo, Mente e Anima.

Il primo livello che viene coinvolto nel Massaggio dell’Anima è il livello prettamente fisico; ma questo massaggio agisce anche a livello energetico.

Il concetto di Io Pelle.

La pelle è l’organo più esteso del corpo, ma è anche l’organo principale sul quale manifestiamo le nostre emozioni.

Quante volte siamo arrossiti per la vergogna, impalliditi dalla paura, quante volte abbiamo iniziato a sudare quando siamo agitati, o c’è venuta la pelle d’oca.

La pelle è definita “la parte rovesciata del sistema nervoso”.

La pelle fa la sua comparsa prima di qualsiasi altro sistema sensoriale, verso la fine del secondo mese di gestazione, precedendo tutti gli altri sistemi di senso, che arriveranno più tardi nello sviluppo del feto. Assieme alla pelle il tatto è il primo senso a svilupparsi, prima del sistema olfattivo e gustativo, del sistema vestibolare, e dei due sistemi chiamati sistemi distali, l’auditivo e il visivo.

In virtù di una legge biologica che enuncia che “più una funzione è precoce e più è probabile che sia fondamentale”, si intuisce l’importanza che la pelle ha nello sviluppo dell’uomo.

Tra tutti gli organi di senso è la più vitale ed indispensabile alla vita.

Anche nei modi di dire si riscontrano la ricchezza delle simbologie legate alla pelle, si dice, essere amici per la pelle, entrare nella pelle di un personaggio, avere la pelle di un elefante, avere i nervi a fior di pelle, far accapponare la pelle, avere la pelle dura, farci il callo, lasciarci la pelle, ridere a crepapelle, non stare più nella pelle, è una questione di pelle, ecc…

Tutti questi modi di dire ci dovrebbero far capire quante sono le correlazioni tra pelle, emozioni e sensazioni.

Fin dalla nascita della psicologia e della psicoanalisi si è intuita l’importanza della pelle e dei collegamenti con il nostro apparato psichico. Si parla di “basi sensoriali della psiche” che sarebbero costituite dalla relazione tattile con l’ambiente maternale e di conseguenza pone una grande importanza al rapporto madre/bambino.

“L’avvenimento della nascita apporta al bambino un’esperienza di massaggio e di sfregamento totale della pelle durante il passaggio dal canale del parto, nel corso delle contrazioni materne, nonché dell’espulsione al di fuori dell’involucro vaginale dilatato che si modella alle dimensioni del bambino”.

Alla nascita il bambino presenta già un abbozzo di “Io”, frutto delle esperienze già fatte verso la fine della vita intrauterina.

La sua sopravvivenza è legata al bisogno di ricevere cure, non solo come nutrimento, ma come coccole della mamma.

Nello stesso tempo il bambino deve cercare di sviluppare la capacità di inviare dei segnali e dei messaggi per mettere in moto tali cure e stimolare dunque lo scambio tra madre e figlio.

Il neonato deve anche esplorare l’ambiente che lo circonda alla ricerca delle stimolazioni utili per sviluppare al meglio le proprie potenzialità ed attivare il suo sviluppo motorio.

Il bambino, dunque, nel rapporto madre/neonato svolge un ruolo attivo: sollecita l’ambiente maternale, ma ne è a sua volta stimolato; fino ad arrivare a imitare i gesti degli adulti e questi stimoli prepareranno il bambino alla conquista della parola.

Se l’ambiente creatosi tra madre e figlio non alimenta bene questo feed-back da non permettere questi scambi il neonato presenterà reazioni di ritiro o di collera che possono risultare anche solo passeggere, se sono passeggere pure le assenze nell’ambiente genitoriale. Queste reazioni negative possono però diventare durature, intense e divenire patologiche se la non-risposta dell’ambiente persiste.

Lo sviluppo degli altri sensi è sempre rapportato alla “Pelle come superficie”. Il tatto è l’unico dei cinque sensi a possedere una struttura riflessiva: il bambino che tocca con le mani parti del proprio corpo, sperimenta le due sensazioni complementari di essere pelle che tocca e nello stesso tempo pelle che è toccata. E’ su tale modello della “riflessività tattile” che si costruiscono le altre riflessività sensoriali: ascoltare i propri suoni emessi, annusare il proprio odore, guardarsi allo specchio."

Il Massaggio dell’Anima può essere considerato una tecnica psicocorporea che mira a realizzare una sana integrazione tra corpo e mente in modo che l’individuo non sia costretto ad attuare processi difensivi che limitano le sue possibilità espressive ed emotive e possa trovare l’energia per scoprire il piacere e la gioia di vivere. Molti conflitti psico-emotivi si somatizzano sotto forma di tensioni muscolari che, una volta cronicizzati, perché non risolti, limitano la nostra vita, la respirazione, la motilità del corpo che generano a loro volta un’inibizione della reattività emotiva. Le risposte a degli stimoli esterni sono tendenzialmente automatiche, date da alcuni schemi che si sono creati dentro di noi. Con la formazione delle corazze corporali noi creiamo si una difesa a queste reazioni, ma purtroppo questa difesa blocca lo scorrere dell’energia del corpo, quella che le filosofie orientali chiamano energia vitale.

Queste tensioni muscolari si sviluppano lentamente attraverso dei comportamenti difensivi acquisiti durante l’infanzia e portate avanti nel tempo o si sviluppano da esperienze conflittuali e traumatiche vissute in giovane età. Con il tempo queste modalità comportamentali, questi copioni, strutturano il carattere della persona e le tensioni fisiche e muscolari diventano parte integrante della persona e si manifestano nella postura e negli atteggiamenti. Quindi il Massaggio dell’Anima, mira allo scioglimento di queste tensioni. Il concetto di fondo è che se queste tensioni muscolari sono state create da stati d’animo, sciogliendo queste tensioni si risolvono gli stati d’animo, portando alla consapevolezza della persona i blocchi e le difficoltà psicologiche dell’individuo. Il Massaggio dell’ Anima, utilizza il massaggio e l’ascolto della persona e delle sensazioni che emergono attraverso il contatto della pelle e pone una particolare attenzione alla circolazione dell’energia nel corpo.

Le emozioni bloccate nel corpo e scelte.

Noi creiamo l’identità funzionale tra i processi psichici e quelli somatici e quindi una corazza caratteriale, che consiste in tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’ individuo per bloccare le proprie emozioni, (quando parliamo di emozioni bloccate parliamo sia di quelle positive, come l’eccitazione, sia di quelle negative, come l’angoscia o la rabbia) ed i propri desideri. Queste difese, come abbiamo già detto più volte, sono costituite da rigidità corporee (le corazze corporali muscolari) ed a livello psicologico da atteggiamenti caratteriali e dalla mancanza di contatto emozionale (la corazza caratteriale). L’uomo è prigioniero di queste corazze, muscolare e caratteriale, che si è auto-costruito come difesa per bloccare il corpo delle emozioni e delle sensazioni organiche. L’energia si ferma in alcune parti del corpo che diventano sede di tensioni fisiche e di conflitti emotivi. Con il tempo queste difese si rivelano un impedimento al raggiungimento della propria identità ed allo sviluppo di una vera creatività, lo stato cronico di contrazione muscolare aumenta l’indurimento del carattere, riducendo la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere. Queste corazze si accentuano di anno in anno per l’accumulo di tensioni e non è certo facile liberarsene, anzi, la maggioranza delle persone convive con queste tensioni senza mai rendersene conto ed in questo modo vivono tutta la loro vita condizionati ed ostacolati dal proprio corpo. Il copro perciò diviene la chiave per penetrare in ciò che la psicologia chiama “il carattere”, cioè il tratto fondamentale della personalità che si struttura a partire dall’ infanzia e che non sarebbe altro che il modo di reagire alle situazioni che incontriamo nella vita.

Immaginiamo l’organismo umano come un cerchio con un centro ed un nucleo. Ora immaginiamo che gli impulsi che hanno origine dal centro fluiscono verso l’esterno come delle onde che si creano ogni volta che l’organismo interagisce con l’ambiente. Allo stesso modo immaginiamo gli stimoli esterni colpire l’organismo che reagirà selettivamente a questi stimoli. In uno stato d’equilibrio, che potremmo paragonare alla salute, gli impulsi provenienti dal centro fluiscono verso il mondo circostante e gli eventi esterni raggiungono e toccano il cuore. Quando si perde l’equilibrio e si creano le corazze, l’armatura separa i sentimenti del nucleo dalle sensazioni periferiche, rompendo l’unità dell’organismo. Questo meccanismo è come un muro, per raggiungere l’unità bisognerebbe cercare di scavalcarlo continuamente. Il compito del Massaggio dell’Anima è quello di rendere questo muro sempre più facile da valicare alleggerendo la corazza, scaricando le tensioni muscolari, ma anche riuscendo a far sì che la personalità possa svilupparsi seguendo le proprie aspirazioni naturali senza più che i blocchi energetici possano impedire questo sviluppo naturale.

Il nostro modo di vedere la realtà e di pensarla è molto più importante di quanto normalmente crediamo, ed è questo il motivo del perché non ci dovremmo affidare unicamente ai nostri cinque sensi fisici ma dovremmo diventare più coscienti della potenza del pensiero e delle possibilità degli altri organi sensoriali in grado di percepire molto di più.

Tutti noi, non dovremmo mai dimenticarlo, siamo tutti parte dell’infinita forza creatrice ed ad un livello profondo conserviamo la memoria di questa essenza. Senza questa memoria inconscia probabilmente non sentiremmo quel richiamo, quell’esigenza di cercare risposte a queste domande esistenziali. Nell’arco della vita a tutti, più o meno sporadicamente, riaffiorano alla memoria barlumi di una coscienza superiore che ci chiedono di inseguire e recuperare, attraverso queste domande esistenziali, sprazzi sempre più importanti di memorie ancestrali. Nel corso di questa ricerca interiore si riscoprono territori meravigliosi, che la nostra mente tiene avvolti nell’oblio. Si riscoprono, perché non si tratta di esplorare territori a noi sconosciuti, ma di ricordare, recuperare antiche conoscenze e risvegliare la memoria assopita.

Pensiamo di aver dimenticato, ma poi ritroviamo dentro di noi alcuni episodi di quando eravamo bambini, per esempio, oppure tutto d’un tratto riaffiora alla memoria un paesaggio di un posto in cui eravamo stati molti anni fa in vacanza.

Qualcosa di simile si verifica per le conoscenze soprasensibili, a volte si rammentano esperienze che oltrepassano i confini della solida realtà tangibile. Abbiamo semplicemente dimenticato, è necessario risvegliarsi e ricordare. E per compiere questo lavoro dobbiamo imparare ad ascoltarci ed affidarsi a quella parte di noi che sa, e che possiamo chiamare il Sé superiore.

L’uomo impara quindi molto presto che, se vuole vivere tranquillo, è meglio che non si ponga troppe domande. Per trascorrere una vita “serena”, senza tarli, nevrosi, follie, l’Uomo mette a tacere quegli incomodi quesiti che non farebbero altro che alterare pericolosamente il suo delicato equilibrio. È così che consegna la propria vita al controllo della mente e dell’Ego.

Esistono poi persone che, non sono riuscite a ridurre al silenzio quello scomodo personaggio interiore che continua a porsi domande. Queste persone iniziano un lungo e tortuoso cammino che forse in realtà non finirà mai. Alcune volte il percorso è talmente accidentato che si vorrebbe fare dietro-front, altre volte ci si imbatte in esperienze così intense ed interessanti da rendere impensabile l’idea di rinunciare a questo percorso. Gioia e dolore fanno parte della vita, non siamo mai al riparo da questo, neanche quando chiudiamo gli occhi, ci tappiamo le orecchie e decidiamo di non affrontare la vita non rispondendo al richiamo interno che ci spinge a cercare “oltre”. Vale allora davvero la pena andare avanti con la testa china rifiutando l’esperienza, oppure conviene intraprendere il cammino della ricerca che renderà la vita un’avventura ancora più affascinante? La fatica che dobbiamo fare per non porci troppe domande non è forse la medesima alla quale ci sottoponiamo quando cerchiamo le risposte? Tanto vale, perciò, indirizzare i nostri sforzi verso la ricerca ed oltrepassare i confini di quella che noi chiamiamo realtà! In questo modo la vita stessa acquista un sapore totalmente nuovo, s’impara a non dare nulla per scontato e così facendo, si scopre la meraviglia di vedere il mondo attraverso gli occhi di un bambino che non smette mai di stupirsi. Molti hanno deciso di non seguire questa strada e di rimanere aggrappati alla mente ed al suo controllo, altri l’hanno intrapresa, ognuno con il proprio metodo, la propria cultura.

Ci sono uomini e donne che hanno intrapreso il cammino con l’intenzione di sollevare il velo dell’arcano, di dipanare le nebbie che avvolgono il grande mistero della vita. Lungo il loro percorso hanno trovato innumerevoli risposte a queste difficili domande ed hanno cercato di lasciare la loro conoscenza il più disponibile ed accessibile alle persone che “cercano”. Ogni uomo che sente nascere dentro di Sé l’intima necessità di trovare delle risposte, può e deve intraprendere le sue ricerche, anche avvalendosi dell’aiuto offerto da validi predecessori. E’ però importante essere consapevoli che tutti questi insegnamenti rimarranno solo sulla carta se il ricercatore non vivrà la vita e le proprie esperienze. Cioè, è importante seguire le impronte lasciate da questi nostri predecessori, ma le loro impronte non potranno mai essere le nostre, l’uomo per imparare, per darsi delle risposte deve vivere “sulla propria pelle” le esperienze, non può prendere a prestito le esperienze di altri e farsele proprie senza averle vissute.

L’esperienza del Massaggio dell’Anima è importante perché questo massaggio permette di portare l’esperienza a livello corporeo e se la persona trattata si ascolta può interiorizzare queste esperienze bloccate e cristallizzate.

“Non possiamo pronunciare nessun giudizio conclusivo su noi stessi o sulla nostra vita. Se lo facessimo, conosceremmo tutto, ma gli uomini non conoscono tutto, al più credono solamente di conoscerlo. In fondo noi non sappiamo mai come le cose siano avvenute.”

Non mettersi in gioco, nella vana speranza di preservarsi da dolori e dispiaceri, equivale a precludersi anche ogni forma di gioia e di piacere. Soltanto le persone che non fanno nulla possono credere di non sbagliare mai, mentre tutti coloro che provano, cercano, pensano ed agiscono possono commettere degli errori. Criticare gli altri perché hanno fatto scelte diverse dalle nostre è un lusso che possono concedersi solo persone che hanno molto tempo da perdere e cercano di colmare il vuoto della loro esistenza giudicando l’operato delle altre persone. Chi rifiuta di vivere e di fare esperienze ha anche un’altra abitudine, utilizza la critica verso le altre persone per aumentare la propria stima abbassando il valore degli altri. Questo comportamento nasconde un forte senso d’insicurezza. Pertanto, abbandoniamo paure e sensi di colpa, lo sbaglio è umano ed è un segno inconfutabile di averci per lo meno provato.

Non è possibile eliminare un brutto ricordo, l’unico sistema veramente efficace per superare un trauma è quello di liberare la carica emotiva negativa collegata al trauma e di conseguenza recuperare l’energia personale bloccata, cristallizzata emotivamente. Questo è necessario perché non è l’evento in sé il vero ed unico responsabile dei problemi, ma è il soggettivo impatto emotivo che il trauma ha provocato in noi a rimanere impresso nella nostra mente. Come possiamo agire per scaricare questo stress emotivo cristallizzato in noi? Per prima cosa, possiamo portare a galla e di conseguenza elaborare l’esperienza per poi “far pace” con i nostri ricordi e gli eventuali “fantasmi” collegati al trauma, così facendo si opera concretamente sulla memoria fissata in noi e nel nostro corpo. In sostanza si tratta di metabolizzare e trasformare lo stress psichico per modificare la memoria. Digerire l’esperienza dunque!

E’ come mettere in atto un processo che, sciogliendo i nodi del passato, permette di riscattare la memoria incatenata. Soltanto a questo punto saremo in grado di metabolizzare ed integrare quell’ombra minacciosa che quel particolare evento ci riporta costantemente alla memoria e ci condiziona.

Ogni manifestazione psichica, che sia positiva o negativa, lascia la sua impronta energetica nella materia. Il nostro corpo comportandosi come tutta la materia esistente in natura non fa eccezioni. Ogni trauma che viviamo si imprime nel nostro corpo e ne rimane imprigionato. Questa caratteristica, dai risvolti apparentemente poco piacevoli, ci offre, però, una specie di porta per accedere agli eventi dolorosi che ci portiamo appresso.

Il massaggio dell’Anima, utilizzando il tocco del corpo e la stimolazione della cute, è una delle possibili chiavi per accedere a queste memorie.

Memoria conscia ed inconscia.

Tutto quello che facciamo, vediamo e proviamo s’imprime così nella nostra memoria. Ogni persona, cosa o fatto, lascia un segno nella nostra mente, nel nostro cervello ed in tutto il corpo. Anche se non ne siamo consapevoli, in noi rimane traccia di tutto quello con cui siamo entrati in contatto. La maggior parte delle impressioni che un essere umano raccoglie nel corso della sua vita finisce nell’inconscio. Tutto quello che è registrato nell’inconscio non rimane inattivo soltanto perché noi non siamo in grado di prestarvi attenzione. Il fatto di non essere presente a livello di coscienza non impedisce alla memoria di agire. Questa memoria opera silenziosamente dal suo livello inconscio, a volte aiutandoci, per esempio mettendo in atto comportamenti volti alla nostra salvaguardia, altre volte risvegliando paure che limitano la nostra vita, la felicità, la salute e la nostra realizzazione. I ricordi, tutti i ricordi, con le relative impressioni associate, sono utilizzabili solamente se impariamo ad usare la Luce della Coscienza, altrimenti saranno, i ricordi ad usare noi.

La triplice corrispondenza.

Tutte le informazioni, le impressioni, ma soprattutto ogni ripercussione emotiva vissuta da un individuo è archiviata a livello somatico e si riflette in alcune precise zone cutanee. Questo meccanismo da luogo ad una triplice corrispondenza che possiamo così rappresentare:

<--------> RIFLESSO CUTANEO (PELLE) <------->

RIPERCUSSIONE FISICA (ORGANI FISICI)

<---------> MEMORIA EMOZIONALE (SENTIMENTI)

Un qualunque episodio vissuto si traduce in una rappresentazione psichica generando un’ emozione, poco importa se piacevole o dolorosa. Questa emozione si trasforma in memoria emozionale e si riflette sulla materia attraverso una ripercussione fisica. La triplice corrispondenza è una vera e propria catena che collega i diversi elementi tra di loro.

Il punto che c’interessa di questa corrispondenza è che la stimolazione di uno qualsiasi dei tre punti della catena genera una risposta automatica negli altri punti. Questo significa che, stimolando la pelle si risveglia la memoria emozionale collegata alla zona e di conseguenza si riproduce una ripercussione fisica collegata. Grazie a questa risposta “automatica” la stimolazione della cute che andremo a fare nella pratica del Massaggio dell’Anima ci permetterà di riattivare ed alcune volte rivivere vecchie esperienze archiviate e mai risolte. È’ possibile così rivivere alcuni particolari del nostro personale “libro della vita” ed in questo modo avere l’occasione di portare a livello di coscienza e integrare delle vecchie emozioni cristallizzate che non permettono all’energia della vita di scorrere a pieno delle proprie potenzialità. Il Massaggio dell’Anima permette di aprire una porta nel nostro inconscio, di entrare e di riuscire a leggere quello che le nostre esperienze hanno scritto sulle pagine del nostro “libro” per poi riuscire ad integrare e così risolvere quelle equazioni errate che abbiamo inconsciamente creato e che ci condizionano costantemente.

Il Massaggio dell’Anima aiuta a “vivere la vita a pieno ed a smettere di farsi vivere dalla vita”.

Caratteristiche del massaggio.

Una delle caratteristiche del Massaggio dell’Anima è quella di dare importanza alla respirazione in sincronia con i movimenti, questo porta ad ampliare lo schema respiratorio. La respirazione corretta facilita lo scioglimento dei blocchi delle fasce corporali e lo scorrere dell’energia attraverso il corpo. Il tocco della cute porta a ritrovare il radicamento e permette di ascoltarsi ed ascoltare le emozioni e sensazioni che fluiscono dal corpo per arrivare all’anima. Ci da l’occasione di riconoscere le equazioni errate ed i blocchi che non permettono alla vita di fluire in armonia con i ritmi naturali.

Ma non dimentichiamo che il Massaggio dell’Anima è anche un massaggio molto gradevole e rilassante che comprende anche i molteplici benefici che sono noti e riconosciuti da millenni nella pratica del massaggio. Questi benefici sono:

- Il miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica, che si ripercuote positivamente su tutte le funzioni organiche, promuovendo, inoltre, il riassorbimento dei liquidi stagnanti che provocano edemi, gonfiori, cellulite.

- Il miglioramento e l’accelerazione del metabolismo e del tessuto adiposo, dove favorisce l’eliminazione del grasso in eccesso ed il raggiungimento del peso ideale.

- L’effetto drenante e disintossicante del tessuto connettivo e degli organi.

- Il miglioramento della digestione e della funzione peristaltica, promuovendo così la regolarizzazione delle funzioni intestinali.

- L’effetto tonificante e decontratturante a livello muscolare con conseguente allentamento delle tensioni.

- L’ effetto elasticizzante a livello articolare.

- L’effetto tonificante ed elasticizzante sulla pelle con una globale azione di ringiovanimento e rivitalizzazione della cute.

- Il rinvigorimento del sistema immunitario con un conseguente aumento delle sue difese.

- Il miglioramento del sonno con effetto antidepressivo e rilassante sul sistema nervoso centrale. Il massaggio induce la produzione di endorfine (ormoni del piacere e del benessere ad effetto analgesico e tranquillante) e rallenta i processi d’invecchiamento.

- Lo scioglimento dei blocchi che inibiscono la sessualità

- L’integrazione psicocorporea con miglioramento dell’immagine di sé.

Il massaggio ha uno straordinario effetto benefico sull’attività mentale, sulle emozioni e sulla psiche, infatti sposta l’energia e l’attenzione della mente al corpo; i pensieri si placano e la persona può vivere uno stato di tranquillità, benessere e pace molto spesso addirittura sconosciuta. Di conseguenza lo schema corporeo si completa, la persona si percepisce nella sua totalità reintegrando nella sua coscienza le parti del corpo “dimenticate”, il rilassamento della mente permette anche un collegamento “senza controlli e supervisioni” da parte della stessa con il nostro subconscio, dove risiede la nostra zona d’ombra, in questo modo possiamo cercare di vedere ed integrare alcune parti di noi che facciamo fatica a riconoscere.

Un altro importante effetto del massaggio riguarda la vita sociale ed affettiva; rendersi disponibile a ricevere il Massaggio dell’Anima rappresenta un gesto che ci permette di entrare in fiducia con l’altro, di toglierci la maschera e di renderci finalmente vulnerabili alla vita. Questo permette di liberarsi gradualmente dalle paure e dai pregiudizi e si apre la comunicazione con gli altri in maniera chiara e senza più bisogno di alibi.

Queste esperienze non rimangono limitate al momento del massaggio, ma normalmente vengono assunte tra i bisogni della vita quotidiani.

I benefici del massaggio dell’anima si esplicano su più livelli, non solo sul piano fisico, ma anche su quello psichico, emotivo e sul piano delle relazioni con le altre persone che si incontrano nel cammino dell’esistenza.

La persona che riceve il Massaggio dell’Anima deve essere libera dalla paura e dal desiderio, cioè non deve crearsi aspettative di qualsiasi genere (e questo rilassa anche chi esegue il massaggio). Dovrebbe essere disinibita al tocco del massaggio, perché la disinvoltura aiuta a liberare le emozioni.

La forma si basa alla situazione specifica di chi riceve il massaggio, ai temi della sua vita, ai suoi problemi e al modo in cui si manifestano i cambiamenti nel corso del massaggio. Le persone che richiedono il massaggio rappresentano ogni tipo di problemi da cui ne possono derivare delle difficoltà. Dapprima ci si limita ad ascoltare i loro problemi, incoraggiandoli ad esprimere come meglio possono le emozioni che sentono affiorare dentro di sé; es. se provano rabbia, far uscire questa rabbia, e questo è già un lavoro sulla corazza corporea. Il movimento energetico si evidenzia con il riso, il pianto, la rabbia appunto, etc… Se la persona è “sovraccarica” energeticamente bisogna fare in modo di ridurre questa “montagna di emozioni”, aprendo i “canali di scarico” (occhi, voce, gambe, braccia, colonna), in modo che si verifichi una scarica espressiva delle emozioni.

Ma anche l’immobilità è provocata da situazioni inconsce, c’è sempre un motivo “reale”, una paura, che causa l’ “immobilità” della persona. Una forte resistenza. Accettare tale paura e tale resistenza e parlarne se la persona lo desidera, oppure accettare il silenzio se la persona desidera ciò.

E’ l’anima della persona che sa quali sono i tempi adeguati per potersi esprimere.


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